giovedì 26 aprile 2012

Il valore del silenzio

Buona sera a voi tutti,

Nel mondo dell'alpinismo, durante una risalita, la maggior parte del tempo la trascorri da solo in silenzio perché ognuno mantiene il suo ritmo e non tutti abbiamo lo stesso passo. Poi quando il primo si ferma il gruppo si ricompone e li si scambiano due chiacchiere, si recupera un po' di fiato, si beve o si mangia qualcosa, poi si riparte.
Ed è proprio in quel silenzio, che se uno sta attento, si trasforma in una moltitudine di rumori che ti accompagnano lungo tutta la via e tutti in sincronia tra loro.
Il rumore dei ramponi che si infilano nella neve, che inconsciamente ti danno il ritmo per una progressione costante e ti fanno capire a che velocità stai andando, ti fanno capire la solidità della neve sotto di te e ti danno una sicurezza nel tuo cammino.
Il rumore del battito del tuo cuore, sempre alla ricerca di più ossigeno possibile per riuscire a trasmetterlo in tutto il corpo per avere l'energia necessaria per fare un altro passo.
Il rumore del tuo respiro, unico mezzo per fornire ossigeno al cuore, che cerca di aspirare grosse quantità d'aria ma che in realtà di utile c'è gran poco, e quindi cercare di interromperlo per bere o mangiare, o lo stesso deglutire, porta via istanti preziosi che rischiano di interrompere una catena di cose che ti costringono a fermare.
Il rumore del vento che soffiando tra le svariate forme di ghiaccio crea suoni che ti accompagnano durante il cammino, e che in base alla sua intensità dipende la tua costanza, perché la sua assenza oltre che a rallentare il flusso di aria che entra nei tuoi polmoni ti fa sentire tutto l'immenso peso del sole che come un macigno si posa sulle tue spalle e cercare di alzare la gamba per fare un altro passo diventa sempre più difficile.
Se invece è troppo intenso le sue raffiche ti arrivano addosso cariche di polvere di neve che come lame taglienti si scontrano contro il tuo corpo e quindi per proteggerti devi rallentare o addirittura fermarti e richiuderti a tartaruga per poi ripartire appena la sua intensità diminuisce.
Il rumore delle tue attrezzature legate all'imbrago, che ad ogni passo sbattono tra loro ricordandoti che sono l'unico mezzo che hai per assicurarti ed avere una protezione lungo la tua strada.
Il rumore del ghiaccio che si muove, che non è un rumore costante ma ogni volta che lo senti tutto dentro di te subisce un arresto e tutti i tuoi sensi si concentrano su di esso perché un movimento eccessivo potrebbe risultare un pericolo per tutti.

L'immenso silenzio della montagna non è che apparente.
In realtà si è circondati da una moltitudine di piccole voci che esprimono l'anima stessa, e ti conducono sulla via...........
Andrea

Buona notte

7 commenti:

  1. L'amore che tu provi per la montagna va oltre ogni cosa.Stare li' a stretto contatto con lei, ti fa toccare il cielo con un dito, ti fa provare emozioni che nient'altro e soprattutto nessun altro ti potrebbe far provare. Tu nella vita quotidiana silenzioso e riservato, ti trasformi in scrittore e fai trasparire gioia ed amore da ogni minima parola. Per lei sei disposto a tutto ed allora sappi che io sono qui a pregare per te, perche' ancora una volta tu possa arrivare lassu' dove dici sempre "sono a due passi da DIO ". Un grande bacio . Nico

    RispondiElimina
  2. Sempre più poetico Presidente....ci trasmetti veramente tante emozioni...riesci a spiegare talmente bene ke...quasi mi sembra di essere li con te....oramai punto fisso prima di andare a nanna è controllare se ci sono tue news...quindi nn farci aspettare troppo...e mi raccomando sempre forte e vai verso la meta....anche se la mia preoccupazione è costante...
    In attesa della tua foto in vetta :):)
    un mega abbraccio
    kla & Teo

    RispondiElimina
  3. .............no words..

    Stefano Vr

    RispondiElimina
  4. Ho riletto più volte e ho pensato come nella nostra vita facciamo fatica a lasciare spazio al silenzio. Abbiamo paura di dover restare soli con noi stessi, preferiamo darci da fare continuamente.
    Evitiamo così di avvertire quei rumori che danno senso alla nostra vita e ci fanno conoscere noi stessi: i rumori, gemiti del nostro cuore, il nostro desiderio di infinito e di gioia, il rumore della nostra attrezzatura del profondo che è la nostra fede,che come le tue corde ci può salvare la vita. Grazie Andrea per quello che hai scritto. Mamma

    RispondiElimina
  5. Ogni volta che leggo il blog mi assale una tempesta di stati d'animo:l'ansia di sapere ,l'emozione ,la preoccupazione,la gioia e anche la paura.Però quando penso a quanto tu, Carlo,hai desiderato affrontare questa nuova avventura, a quanto tempo le hai dedicato e alla tua grande passione per la montagna e per la natura ,allora mi placo e penso che l'esperienza che stai vivendo sarà indimenticabile per te e straordinaria.Continua così, stai sempre molto attento e prudente e ricordati che io ti penso continuamente e non vedo l'ora di riabbracciarti.
    Un caro saluto a tutti.Ileana

    RispondiElimina
  6. .... momenti, attimi, pensieri, senzazioni ed immagini che noi umani non avremo mai . Godeteveli prima di ritornare nell'inferno di questo delirante mondo .
    ciao
    Campe

    RispondiElimina
  7. Grazie Andrea per averci portato per un attimo nel tuo mondo, condividendo magistralmente con noi la sensazione del tuo silenzio, del peso della fatica ma anche della gioia infinita:-)
    Carmela

    RispondiElimina